Note poco Note
NOTE POCO NOTE 4

NOTE POCO NOTE 4. “The Little Sweep” è un’opera breve (circa 45 minuti), anche questa scritta per un piccolo organico strumentale. Come si può immaginare dal titolo, si tratta di una commedia dedicata ai bambini, che partecipano attivamente alla scena e alla musica come voci bianche. L’opera include anche ruoli “adulti”, e in qualche momento viene addirittura richiesto l’intervento canoro del pubblico!

NOTE POCO NOTE 3
NOTE POCO NOTE 3

NOTE POCO NOTE 3. BRAGA Francisco (1868 – 1945). Compositore brasiliano tra i più importanti, praticamente sconosciuto come gran parte dei compositori sudamericani, autore tra l’altro dell’inno ufficiale del Brasile. La sua opera Jupyra è un vero capolavoro e meriterebbe ben altra visibilità.

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NOTE POCO NOTE 2

NOTE POCO NOTE 2 AUBER Daniel (1782 – 1871). Sebbene il compositore non abbia bisogno di presentazioni, i suoi lavori sono tutt’altro che famosi, e se si esclude forse “Fra Diavolo”, nessuna delle sue numerosissime opere viene comunemente rappresentata. Dallo stile chiaramente rossiniano, è comunque considerato il precursore se non l’inventore del Grand Opera francese.

NOTE POCO NOTE
NOTE POCO NOTE

NOTE POCO NOTE I direttori artistici ragionano di fatto solo in termini di “star” da scritturare, e lo stesso pubblico si reca entusiasta all’ascolto dell’interprete di successo a prescindere dal pezzo eseguito.

Falstaff
Falstaff: Ritorno alla Scala!

Falstaff. Dopo 45 anni dal suo debutto torna alla Scala il Falstaff di Verdi messo allora in scena da Giorgio Strehler e oggi riportato alla luce da Marina Bianchi. L’idea di ambientarlo nella pianura padana anziché a Windsor rimane valida ma alcune scene sono risultate troppo buie, mentre altre denunciavano senza pietà gli anni trascorsi.

Simon Boccanegra
Simon Boccanegra

Simon Boccanegra. La regia è stata affidata all’inglese Richard Jones, coadiuvato da Antony Mc Donald (scene e costumi), Adam Silverman (luci), Sarah Kate Fahie (coreografia) e Renzo Musumeci Greco (Maestro d’armi). Il risultato finale ha destato non poche perplessità, a partire da un’ambientazione contemporanea ormai più che scontata, ma che mal si concilia con i complessi intrighi del dramma verdiano.

Stiffelio
Stiffelio

Stiffelio. Riassumendo, un’opera più che degna di stare a buon diritto nel grande repertorio, una bella esecuzione musicale, una messa in scena adeguata e sobriamente suggestiva, il tutto coronato da un cast che ha meritato pienamente l’entusiastica approvazione del pubblico. Possiamo chiedere di più?

Opera. Entertainment for tourists?
Uno svago per turisti ?

Uno svago per turisti? In questa prospettiva purtroppo il genere rischia sempre di più di divenire semplice “svago per turisti”, categoria che già oggi costituisce parte consistente del pubblico, in particolare quello delle arene. Una prospettiva triste, se si pensa che nel 2023 proprio l’arte della lirica è stata proclamata dall’UNESCO come “patrimonio immateriale dell’umanità”.

An interesting new opera from Korea
An interesting new opera from Korea…

An interesting new opera from Korea. The Noble Art Opera Company (director Shin Seon-seop) has produced and staged a new opera inspired by the novel, which expresses the coldness of reality and human weakness, the subject of the original story, with clear and concise lines and classically inspired music.

Muti celebra Puccini
Muti celebra Puccini

Insomma, un concerto senza grandi momenti di pathos, un programma senza sorprese, complessivamente piatto e banale. Peccato, un’occasione mancata.  Puccini meritava di meglio.