SALOME. In un’opera di Strauss è decisamente l’orchestra che ha il compito di definire i personaggi e le loro emozioni. Il direttore Marc Albrecht opta per la scelta di contenere per quanto possibile il volume sonoro, prediligendo dunque la chiarezza analitica e il dettaglio.
MEFISTOFELE. Eppure in Mefistofele non mancano certo le invenzioni melodiche, le grandi scene corali o le arie memorabili, che spesso contribuiscono in misura determinante alla popolarità di un’opera.
Venendo ora alla regia, dobbiamo anzitutto osservare come questa produzione in realtà sia la ripresa di un’edizione del 2018 ad opera dello stesso regista Michele Mariani, il quale si prende la libertà (o per meglio dire l’arbitrio) di trasporre la vicenda negli anni ’50 del XX secolo. Il richiamo esplicito è al cinema di Federico Fellini, in particolare a titoli come “La dolce vita”.
DA UNA CASA DI MORTI. Come spesso accade infatti, all’attenzione per la versione originale della partitura non corrisponde una analoga attenzione verso il libretto, oggetto come in questo caso di interpretazioni molto libere.Come spesso accade infatti, all’attenzione per la versione originale della partitura non corrisponde una analoga attenzione verso il libretto, oggetto come in questo caso di interpretazioni molto libere.