Otello – Teatro dell’Opera di Roma. Molto apprezzabili anche gli appropriati costumi e la maestosa scenografia, arricchita in alcuni momenti da efficaci proiezioni (come nella scena dell’uragano), anche se non sempre perfettamente funzionale (come ad esempio nel quarto atto).
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Jenůfa. Juraj Valčuha dimostra di saper padroneggiare perfettamente la complessa partitura, sia nella cura per la chiarezza dei dettagli che nella gestione dei grandi momenti di insieme, come nel caso dell’imponente finale di proporzioni bruckneriane. Con una scelta di tempi sempre ben equilibrata il direttore rende al meglio lo spirito di Janáček nelle sue diverse sfumature drammatiche, nostalgiche, etc., in questo sempre ottimamente seguito dall’impeccabile orchestra romana.
SALOME. In un’opera di Strauss è decisamente l’orchestra che ha il compito di definire i personaggi e le loro emozioni. Il direttore Marc Albrecht opta per la scelta di contenere per quanto possibile il volume sonoro, prediligendo dunque la chiarezza analitica e il dettaglio.